
2021 Pasqua: proposta celebrazioni
29 Marzo 2021Una proposta per la preghiera in casa e in comunità nel tempo della pandemia – 2021
a cura di Alessandro Cortesi – Andrea Grillo – Serena Noceti
Quest’anno abbiamo integrato il sussidio per il Triduo pasquale dello scorso anno con un nuovo sussidio per la preghiera in casa e in comunità del sabato santo.
Dall’introdizione alla veglia:
In questo sabato santo, nella nostra casa, nella nostra comunità, vogliamo meditare e celebrare il dono di vita che la Pasqua di Gesù consegna a ogni donna e uomo, che ci raggiunge in ogni condizione e fase dell’esistenza. Vogliamo accostarci alla storia di Gesù per comprendere come il consegnare noi stessi in libertà e amore possa dischiudere vita per l’umanità; vogliamo apprendere dalle donne l’arte difficile del prendersi cura del corpo fragile dell’altro e del custodire la memoria della relazione quando tutto sembra negarla; vogliamo accogliere la Parola di Dio che ci consegna sempre a un nuovo senso dell’esistere, perché ci ricolloca nell’orizzonte della promessa e del desiderio di un futuro di giustizia, pace, amicizia, per tutte e tutti. Vogliamo affidarci a Dio pregando il salmo 40 che ritmerà i vari passaggi di questa nostra sosta. Vogliamo celebrare il Dio amante della vita, che davanti al rifiuto, alla sconfitta, alla morte, sa dire una parola che “ri/crea l’umano”.
Nella liturgia tutti i sensi sono sempre coinvolti: saranno i sensi a guidarci in questa celebrazione.
Lo sguardo si soffermerà su una reinterpretazione pittorica della crocifissione (M. Chagall); l’olfatto ci introdurrà nell’esperienza delle donne mentre preparavano gli oli per ungere il corpo del crocifisso e mentre andavano alla tomba, timorose, disilluse, tristi per
l’esito terribile della predicazione di Gesù; l’udito ci permetterà di essere raggiunti dalle parole inedite, sorprendenti, e straordinarie – del vangelo della risurrezione di Gesù il messia crocifisso; e nel gustare latte e miele, segni dell’ingresso della terra promessa, canteremo con gratitudine i segni, magari timidi, di vita nuova che segnano le nostre fragili esistenze e che riconosciamo espressione dell’amore di Dio. Mancherà il tatto in questa nostra celebrazione: vuole essere ricordo doloroso del tempo di pandemia che stiamo ancora vivendo; un segno del distanziamento che soffriamo ma è anche custodia reciproca, espressione di amore e di cura per le persone che amiamo.
Per chi lo desidera, qui trovate il sussidio per questa settimana preparato dall’equipe fiorentina che ancora ringraziamo.