#IoCelebroACasa…

Proposte per proseguire la rotta

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Per quanti vorranno rilanciare anche questa iniziativa sui social media, invitiamo ad usare l’hashtag #IoCelebroACasa.

Qui troverai l’archivio dei precedenti sussidi per la celebrazione domenicale domestica.

@ioCelebroACasa tag cloud

Inoltre ci piacerebbe molto che questo tempo potesse essere anche un’occasione per avere in dono impressioni, suggerimenti, riscontri da quanti hanno voluto attingere dal sussidio #ioCelebroACasa; oppure da chi desideri condividere quanto vissuto seguendo le “rotte” proposte.

L’immagine sopra è stata ottenuta come Tag Cloud del sussidio #IoCelebroACasa.


La Celebrazione della Pasqua si sviluppa per le sette settimane che si sono aperte la domenica di Pasqua e culmineranno a Pentecoste. Una settimana di settimane, dunque, la prima delle quali vale come una domenica lunga sette giorni (detta appunto “ottava di Pasqua”).

Durante la prima settimana, detta Ottava di Pasqua, i neo battezzati indossavano la veste battesimale per toglierla la Seconda Domenica di Pasqua che era nota come dominica in albis (deponendis), domenica del- (mettere da parte) l’abito bianco”.

Alcuni studenti danno vita e attualizzano il celebre dipinto di Caravaggio “La cena di Emmaus“.  fonte: didatticarte

Non siamo forse tutti come i due discepoli in cammino verso Emmaus, affaticati, storditi, confusi, impauriti?

In questo ritiro forzato, il tempo è forse ancora più prezioso, perchè può essere occasione per ri-attingere proprio alle radici del nostro essere battezzati e quindi innestati nel corpo vivente del Cristo morto e risorto.

Anche per questo, un poco smarriti come i discepoli davanti al sepolcro vuoto, stiamo cercando nuovi equilibri e cambiato di fatto molte delle nostre “abitudini” anche spirituali, sacramentali e liturgiche.

E ora?

Come aiutarci a continuare sulla strada verso la Galilea, dove il Cristo ci attende, e provare insieme a mettere a frutto quanto di buono questo tempo ci consegna?

Qui proviamo a indicare una prima possibile… rotta che ci sembra in sintonia con il percorso qui sinora avviato:

Un sussidio per le celebrazioni domenicali domestiche per famiglie, single e bambini realizzato da un gruppo di amici della diocesi di Firenze: Marco Cioni (prete), Luca Niccheri (prete), Giovanni Martini (prete), Serena Noceti (teologa), Maria Corti (religiosa).
Li ringraziamo per il prezioso lavoro nonchè per averci dato la possibilità di personalizzare i sussidi in maniera tale da rendere possibile ricevere feedback e commenti. Per farlo è possibile aggiungere un commento in calce a questa pagina o inviare una mail a info@insiemesullastessabarca.it.

Per farlo vi chiediamo di commentare qui sotto.

8 commenti su “#IoCelebroACasa…”

  • Rossella Simona Borino ha detto:

    Grazie per le riflessioni e le proposte contenute nel vostro sussidio. Lo schema proposto è fruibile da tutta la famiglia, è attuale e attualizzabile. Grazie davvero. Un momento atteso tutte le settimane.

  • Ivan ha detto:

    Grazie per il vostro lavoro e per i sussidi che hanno stimolato la nostra riflessione personale e supportato le nostre celebrazioni festive in famiglia.

  • Paolo Quatrini ha detto:

    Buongiorno a tutti,
    Come parroco di una comunità alle porte di Roma nel comune di Anguillara Sabazia voglio ringraziarvi per aver suscitato e sostenuto concretamente momenti di preghiera in questo periodo di quarantena per tutti noi. Ho reso partecipe la comunità parrocchiale delle vostre proposte e grazie ancora per continuare a inviare sussidi sempre utili.
    Paolo Quatrini

  • Loretta ha detto:

    In questo periodo come gli Apostoli siamo chiusi in casa pieni di ansie e di paure. Tutto questo si sente ancora di più perché non siamo confortati dalla condivisione della nostre celebrazioni. Il Vangelo di Giovanni ci fa capire però che non dobbiamo farci vincere dalle nostre debolezze, ma aprire il cuore a Gesù e riconoscerlo. “Mio Dio e mio Signore” come ha fatto Tommaso. Non dobbiamo mai dimenticare che Gesù con la sua infinita misericordia è sempre con noi e questa, come per Tommaso, è la nostra Resurrezione.

  • Francesco ha detto:

    Insieme ai nostri 4 figli dai 17 ai 6 anni anche questa domenica abbiamo celebrato con il prezioso sussidio in collegamento con nonni e alcuni zii e cugini.
    Certo è che manca tanto del celebrare fisicamente vicini, il desiderio di celebrare la domenica insieme come popolo di Dio è forte e noi proviamo a farlo ripartendo e riscoprendo la sua dimensione familiare e domestica.

    Oggi in particolare come Tommaso stiamo sperimentando, nel mio caso in maniera sovrabbondante, la potenza del dubitare, che è anche Grazia perchè ci rende perdonabili e perdonati dal Signore, ed in fondo anche più veri perchè umani.

    Il commento del nostro parroco (https://www.youtube.com/watch?v=JNx5bnmFA1U&feature=youtu.be) poi mi ha fatto notare in particolare che proprio Tommaso era l’unico capace di uscire fuori, di non farsi chiudere dalla paura come gli altri, per questo mi sta ancora più simpatico.
    Uscire fuori, come in questo caso, può significare certamente perdere l’occasione di incontrare il Risorto che abita anche dietro le porte sprangate, così come tutte le strade del mondo da cui il discepolo “latitante” stava rientrando, ma di contro può significare sperimentare la grazia di un contatto personale con il Cristo e le sue ferite che pazientemente ci attende, rispetta i nostri tempi e ci dona Pace, la forza dello Spirito e il Perdono.

  • FrancescoM ha detto:

    Abbiamo accolto e utilizzato con gioia il sussidio. Siamo una famiglia di 6 persone con 4 bambini dai13 anni a solo un mese di vita.
    Per il triduo abbiamo adottato il percorso rituale rimodellandolo sulle nostre esperienze e sensibilità.
    Grazie perché ci avete permesso di vivere intensamente questi giorni nella nostra casa.

    IMAG0334

  • Valeria ha detto:

    È stata un’esperienza molto coinvolgente. Ho celebrato il triduo con mio marito ed il nostro bimbo di due anni e mezzo. Le proposte della nostra comunità o della diocesi non andavano bene per chi, come noi, ha un bimbo così piccolo.
    Abbiamo tenuto come traccia il percorso rituale. Solo per il venerdì santo abbiamo seguito lo schema di quello battesimale (con le campane ad orari stabiliti per leggere il vangelo a pezzetti) perché ci sembrava più fattibile per noi.
    Ho sostituito le letture dei vangeli il giovedì, il sabato e la domenica, con i cartoni dedicati ai bimbi (che vedo avete introdotto nel sussidio per la 2° di Pasqua – i più piccoli riescono a seguire meglio “la storia” così).
    È stato un dono veder emergere la spontaneità della fede nel nostro bimbo e per noi entrare da protagonisti nei gesti e nei segni del triduo e non solo “spettatori” come eravamo abituati a fare.
    Grazie di vero cuore

    • Martina ha detto:

      Ho scoperto i vostri sussidi tramite il mio parroco prima della Pasqua. Così, sentendo forte l’esigenza di celebrare il triduo pasquale, ho deciso di trarre ispirazione dal vostro sussidio per vivere questo periodo più intensamente. Anche io l’ho rimodellato, adattandolo alle mie esperienze.
      Il vostro aiuto ci permette di far vivere il Signore nelle nostre case, di farlo stare in mezzo a noi, sentendolo vicino in un momento tanto triste e difficile! Grazie!

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